Descrizione
Tutti i nostri cocktail sono nati per associazioni di forme e colori, senza ispirarsi alla realtà.
Solo in un secondo momento abbiamo voluto nobilitarli dando loro un nome, divertendoci a trovare somiglianze con cocktail esistenti: da lì siamo partiti per i nostri voli pindarici, sfociati in 12 nomi per 12 cocktail che non esistono.
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Questo cocktail ci ha ricordato il Mai Tai un po’ per il suo essere bicolore e perché quella fettina di limone in alto a destra, unita a quei due strati di colore, ha il profumo di un tramonto su una spiaggia… magari da godere appieno stringendo un cocktail in mano, con tanto di ombrellino (o, in questo caso, una cannuccia).
Per trovare il nome di questo cocktail e creare un giusto parallelismo con Mai Tai, cioè “buonissimo” in Tahitiano, siamo andati a scandagliare un tot di parole dai vocabolari delle lingue oceaniche (purtroppo non in loco) fino a che abbiamo scovato lei,
oa’ oa’, che in Polinesiano significa “gioia”.
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